ChatGPT per lo studio: strumento utilissimo, ma attenzione a come lo utilizzi! Trucchetti top

Attenzione a come utilizzi ChatGPT: torna al centro il tema dell’integrità scolastica, ma anche dell’efficacia dell’apprendimento.

Utilizzare l’Intelligenza Artificiale per ingannare un professore – facendole scrivere una tesi di laurea o lasciando che sia “lei” a eseguire i compiti a casa – è controproducente per voi, non per il professionista che insegna a scuola o all’università. Appoggiarsi sistematicamente sulla macchina rallenta i processi cognitivi. La mente fatica a ragionare. Apprenderete poco o nulla della lezione. Ecco perché i maestri non ne vanno matti.

Persona utilizza ChatGPT
ChatGPT per lo studio: strumento utilissimo, ma attenzione a come lo utilizzi! Trucchetti top – urlodellascuola.it

Si tratta sicuramente di uno strumento geniale, che – se sfruttato in modo etico e funzionale – può facilitare l’apprendimento. Ma fare i “furbi” non serve a niente. Anche perché una volta lanciati nel mondo del lavoro non potrete più fare riferimento a ChatGPT. Ipotizziamo la figura di un avvocato che non sa nulla di legge, perché ha lasciato scrivere tutte le sue relazioni universitarie all’IA. Chi si farebbe difendere in tribunale da una figura così impreparata?

Come utilizzare ChatGPT in modo etico e funzionale

Usare ChatGPT come strumento e non come sostituto. Attenzione, perché la differenza è sottile. Pensiamo, ad esempio, di dover rispondere a un questionario assegnato da un professore come compito scolastico. Chiedere all’Intelligenza Artificiale le risposte a tutte le domande è controproducente. Non imparate nulla e, appunto, utilizzate la macchina per sostituire la vostra mente. Nessuna fatica è uguale a nessun risultato.

Umano e robot si stringono la mano
Come utilizzare ChatGPT in modo etico e funzionale – urlodellascuola.it

Diverso è il discorso se, ad esempio, utilizziamo lo smartphone per la produzione di quiz, schede riassuntive e mappe concettuali. Ecco, questo significa effettivamente percepire ChatGPT come uno strumento. Un ottimo metodo, addirittura consigliato dagli insegnanti, è quello di dedicarsi a un capitolo di un libro e – prima dell’interrogazione in classe – chiedere all’IA di produrre un rapido questionario per verificare di aver interiorizzato tutte le informazioni.

Nelle materie scientifiche poi potrebbe sopraggiungere un altro problema: il concetto è troppo complesso. In questo caso è buona abitudine chiedere alla Chat di spiegarlo in modo chiaro. Badate bene però, è fondamentale indicare la fonte della ricerca. L’IA racimola informazioni in rete, non è detto quindi che provengano da siti accreditati. Indicando la fonte della ricerca potrete approcciarvi in modo più sicuro.

Un ultimo trucchetto per sfruttare al meglio questo strumento innovativo è il seguente: fate una lista di tutto ciò che avete da studiare, possibilmente evidenziando a ChatGPT quante pagine e capitoli dovete riguardare. Inviate tutto e chiedete all’IA di creare un planning di studio che vi permetta di arrivare all’esame o all’interrogazione in classe senza sovraccarico. Questa, ad esempio, è una delle funzionalità preferite da studenti e professori.

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