Posso chiedere il congedo di due anni retribuito per Legge 104 anche senza convivenza? Le alternative possibili

Il congedo di due anni retribuito concesso ai caregiver (coloro che assistono un familiare con disabilità grave), ma è necessaria la residenza? La normativa prevede tre tipologie di convivenza.

La Legge 104 tutela il lavoratore disabile e caregiver con 3 giorni di permessi al mese, inoltre, per i caregiver previsto un congedo straordinario di due anni retribuito, nell’arco della vita lavorativa. Questo significa che può essere utilizzato una sola volta, non esiste il cosiddetto “raddoppio”. Nella nuova Manovra 2026, previste 10 ore extra retribuite da aggiungere ai permessi legge 104 già in essere, ma solo per alcune categorie di invalidi.

Coppia seduta a terra con gambe incrociate
Posso chiedere il congedo di due anni retribuito per Legge 104 anche senza convivenza

Il congedo straordinario per assistere una persona con grave disabilità ai sensi della Legge 104/92 articolo 3 comma 3, prevede il requisito di convivenza. Ma è possibile senza la residenza? Si, ma solo a determinate condizioni.

Congedo di due anni per Legge 104: le tre possibilità previste dalla normativa

Il congedo straordinario di due anni è riservato ai caregiver, è retribuito e coperto da contribuzione figurativa. Questo significa che è utile per la pensione, sia per il diritto sia per il calcolo. Per poterlo ricevere bisogna fare richiesta all’INPS, prevede vari requisiti, tra cui quello della convivenza con il disabile (valida anche la coabitazione). Questo requisito può essere soddisfatto al momento della fruizione del congedo e deve essere mantenuto per tutta la sua durata. Ricordiamo che il congedo si può chiedere in 24 mesi consecutivi o anche frazionato in giorni o mesi.

uomo che scrive
Congedo di due anni per Legge 104: le tre possibilità previste dalla normativa (urlodellascuola.it)

Possono chiedere il congedo straordinario anche i conviventi di fatto, ma dovranno autocertificare la situazione di gravità e la regolarizzazione della convivenza.

La normativa prevede che la convivenza si può soddisfare in tre modi: con la residenza anagrafica (requisito indispensabile), con la coabitazione (quando si vive in due appartamenti nello stesso stabile, allo stesso indirizzo e numero civico) e la dimora temporanea.

È possibile soddisfare il requisito anche con la dimora temporanea, da chiedere al comune e ha una validità di dodici mesi. Trascorso tale periodo non è più considerata temporanea ed è necessario stabilire la residenza effettiva se si vuole continuare a usufruire del congedo. La residenza temporanea richiede l’iscrizione nello schedario anagrafico del comune, si può chiedere per studio, lavoro, famiglia o salute. Il comune non rilascia certificati ma si può ottenere una comunicazione che attesta l’avvenuta iscrizione.

Pertanto, alla domanda se è possibile ottenere il congedo straordinario di due anni per assistere un familiare disabile, senza residenza, la risposta è positiva ma solo se si soddisfa il requisito di coabitazione o di residenza temporanea.

Gestione cookie