Trasferire il TFR maturato in azienda nel fondo di categoria: quando si può farlo davvero e cosa cambia per i lavoratori delle grandi imprese
La scelta su come gestire il proprio Trattamento di Fine Rapporto è una decisione che incide in modo significativo sul futuro finanziario di ogni lavoratore. Molti dipendenti, al momento dell’assunzione, hanno deciso di mantenere il TFR in azienda, per prudenza o semplice abitudine.

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Con il tempo, però, cresce la consapevolezza dell’importanza di aderire a una forma di previdenza complementare. A questo punto, la domanda sorge spontanea: si può trasferire il TFR maturato in azienda nel fondo di categoria?
La risposta, purtroppo, non è sempre quella che ci si aspetta. Tutto dipende dalle dimensioni dell’azienda. Se si lavora in un’impresa con almeno 50 dipendenti, le somme maturate negli anni non possono essere spostate in un fondo pensione privato. Infatti, il TFR di questi lavoratori viene versato al Fondo di Tesoreria INPS, un fondo pubblico creato per gestire le quote dei dipendenti che hanno scelto di non aderire alla previdenza complementare.
E’ possibile trasferire il TFR già accumulato?
Il divieto di trasferire il TFR maturato in azienda nel fondo di categoria deriva da una regola precisa: il denaro accantonato nel Fondo di Tesoreria INPS è considerato parte del sistema previdenziale pubblico e non può essere convertito in risparmio privato. In pratica, quelle somme sono “bloccate” fino al momento della cessazione del rapporto di lavoro.

Il lavoratore può, comunque, cambiare idea per il futuro e aderire a un fondo pensione. In quel caso, dal momento della scelta, il datore di lavoro inizierà a versare le quote di TFR maturande nel fondo indicato. Tuttavia, il passato resta intoccabile. Le opzioni restano quindi due:
- Aderire a un fondo pensione per destinare il TFR futuro e beneficiare dei vantaggi fiscali;
- Lasciare il TFR nel Fondo di Tesoreria INPS, che sarà liquidato al momento della cessazione del rapporto o, in alcuni casi, con un’anticipazione.
Il Governo sta valutando una proposta che potrebbe cambiare le regole: permettere ai lavoratori di trasferire il TFR maturato in azienda nel fondo di categoria o, in alternativa, di utilizzarlo per incrementare il proprio montante contributivo INPS. Questa opzione, se approvata, consentirebbe di trasformare il TFR in un vero strumento di pianificazione pensionistica, capace di aumentare l’importo della pensione pubblica e di facilitare l’accesso all’uscita anticipata. Fino ad allora, la risposta resta chiara: chi lavora in aziende con più di 50 dipendenti non può trasferire il TFR maturato in azienda nel fondo di categoria, ma può decidere oggi di destinare al fondo quello che maturerà da domani.





